salernitana belec

Integrarsi in un gruppo nuovo non è mai semplice. Per un portiere, ancor di più. È la sintesi perfetta dell’approdo di Vid Belec alla Salernitana. Guidare i compagni dalle retrovie non conoscendo i movimenti è stato sicuramente penalizzante. E a mettere i bastoni tra le ruote anche critiche e giudizi troppo affrettati. Opinioni avverse, e a tratti inopportune, già alla seconda partita di campionato. Un errore in uscita, il colpo di testa di Mogos a scavalcarlo e il pallone che rotola in rete. In quel del Bentegodi, l’infortunio – risolto dalla magia di Tutino e dalla stazza di Djuric – aveva già condannato lo sloveno a valutazioni preconfezionate.

Si è gridato allo scandalo e all’indecenza. Ma a trent’anni e con un bagaglio d’esperienze importante, l’estremo difensore ha avuto la forza di respingere le malelingue. Spal a parte dove l’intera squadra ha affrontato una formazione più quotata, Belec si è rivelato un autentico pilastro nel gruppo di Fabrizio Castori. Una saracinesca invalicabile ed insuperabile. A testimoniarlo è la Cremonese nel penultimo turno casalingo dei granata. Conclusioni su conclusioni, tiri a valanga ma risultato sempre identico: i palloni – escluso il bolide di Valzania – non superano la linea di porta. Uno specchio chiuso dai guantoni del portiere.

E contro il Cittadella, probabilmente, Vid ha raggiunto il punto più alto. Su Gargiulo, a ripresa inoltrata, il numero 72 ha respinto un tentativo violento da distanza ravvicinata su sviluppi di un calcio d’angolo. Un miracolo. Un intervento provvidenziale che ha consentito – sul versante opposto con Bogdan – di conseguire la vittoria e mantenere salda la vetta. Eppure, il riscatto di Belec è partito da lontano. Dall’estate quando si è presentata l’occasione di indossare la casacca col Cavalluccio e accettare la destinazione in una piazza esigente. E reduce da un rapporto a tratti stravagante con l’ormai separato in casa Alessandro Micai.

Svarioni dell’ex Bari che hanno trovato la reazione contraria della città. Belec, al contrario, sembra dare maggiore sicurezza al reparto e più apporto morale sui compagni. E la Salernitana, in questa prima parte di stagione, ha fatto registrare numeri difensivi rilevanti: miglior pacchetto arretrato di tutte le categorie professionistiche italiane con appena 7 gol incassati. Merito del lavoro del trainer e del guardiano sloveno.