conte

La riapertura degli stadi. È questa la tematica più calda. E a sciogliere i dubbi è il premier Giuseppe Conte che, dopo le parole del numero uno dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro, ha replicato alle richieste dei club. Seguendo anche le direttive del Cts, il presidente del Consiglio dei ministri ha diramato quella che è l’indicazione del Governo. Nessuna possibilità di ritornare a riempire i gradoni dello stadio, i campionati riprenderanno ancora nel deserto generale sugli spalti.

La curva dei contagi risale e i vertici nazionali non hanno intenzione di concedere il placet per il rientro dei tifosi negli impianti da gioco. Dunque, dalla massima serie alle piccole categorie, non ci saranno i supporters a guidare le squadre. Fallito, almeno momentaneamente, l’esperimento delle ultime amichevoli che hanno visto un’apertura seppur parziale dei rettangoli verdi.

Così, il primo Ministro Conte: “E’ inopportuna, in quei luoghi l’assembramento è inevitabile. Il Governo non ha mai aperto alle discoteche, contrariamente a quanto s’è detto. Poi le regioni le hanno riaperte. Nello stadio l’assembramento è inevitabile, dentro, ma anche durante l’afflusso e il deflusso: l’apertura la trovo inopportuna”.