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Pasquale Marino, allenatore della Salernitana, è intervenuto ai microfoni di Lira Tv dopo la vittoria sul Cittadella: “C’è sollievo e anche un po’ di soddisfazione. L’obiettivo era raggiungere i playout e fare 12 punti in 6 gare è quasi da promozione. Sapevamo di non avere il destino nelle nostre mani, ma retrocedere dopo una rimonta così sarebbe stato davvero ingiusto. Le scelte iniziali? Anche legate al fatto che avevamo giocato pochi giorni fa una partita dura. Sono state 6 gare da dentro o fuori, ogni volta dovevamo vincere per andare avanti. Ero certo che non avremmo sbagliato due partite di fila. Sbagliarne solo una su sei è motivo d’orgoglio per me e per i ragazzi. Abbiamo regalato una piccola gioia ai nostri tifosi, che anche oggi ci hanno seguito. Tutti hanno dato il loro contributo: abbiamo mostrato personalità, cercato il gioco palla a terra e poi la verticalizzazione. Chi è sceso in campo ha fatto il suo, correndo pochi rischi. Iervolino? Il presidente è sempre stato vicino alla squadra. Ha parlato con noi spesso, oggi è venuto in albergo e ci ha motivati: l’unica cosa che contava era vincere. Frosinone? Ora ci prepariamo allo spareggio col Frosinone con grinta e fiducia. Quando sono arrivato eravamo penultimi, ora c’è entusiasmo e voglia di farcela. Domani riposo, poi da giovedì iniziamo a lavorare per questa sfida. Simy? Un professionista esemplare. Quando sono arrivato, la società mi ha dato libertà totale e ho scelto chi poteva darci una mano. Simy e Caligara mi hanno convinto subito. Tifosi? Dal match col Sudtirol ci hanno sempre sostenuto. Dispiace quando tornano a casa a mani vuote, come in Liguria. Ora possiamo completare l’opera. Emozioni? Niente da festeggiare, il lavoro non è finito. Dopo la gara ho fatto la doccia e sono andato a controllare chi aveva acciacchi: Ferrari ha preso una botta, Amatucci ha giocato con una contusione, Corazza si è fatto male nel riscaldamento ma ha stretto i denti”.