Casertana

Vincenzo Cangelosi

, allenatore della Casertana, in conferenza stampa ha presentato la partita di domani contro il Benevento“Da quel famoso 22 maggio è passato tanto tempo, ora finalmente è arrivato il momento di giocare. Abbiamo trascorso una lunga estate, con tante vicende che alla fine ci hanno portato alla Serie C. Siamo contenti di questo, adesso tocca a noi fare il meglio possibile. Casertana cantiere aperto? Sicuramente serve tempo. La voglia dei ragazzi di far bene è indubbia, cercheranno di fare il possibile per quello che è stato il breve percorso che abbiamo fatto. Noi fino al 30 agosto eravamo una X, dal 4 settembre all’8 siamo riusciti a completare quello che avevamo in testa. In una settimana nessuno è in grado di poter creare qualcosa, ci stiamo conoscendo. Mi aspetto sicuramente una prova di cuore e voglia. Dobbiamo avere pazienza, chiaramente faremo ciò che è possibile. Giocare ogni tre giorni fino alla fine di ottobre non sarà semplice, non avremo tempo per poter lavorare e quindi le partite faranno la differenza. Sold-out? Può essere uno stimolo ulteriore. Abbiamo la possibilità di cavalcare l’entusiasmo che c’è in città. Il clima che si è creato mi preoccupa? Non mi preoccupa, è normale che in città ci sia questo entusiasmo. Dobbiamo viverlo in maniera positiva, senza fare voli pindarici. Ci sarà da soffrire e se soffriremo insieme, senza fretta di sognare cose che non ci riguardano, potremmo fare un certo tipo di percorso. Mercato? All’inizio abbiamo fatto un certo tipo di scelte, poi le abbiamo cambiate e alla fine abbiamo preferito calciatori già allenati. Ovviamente non tutti sono allo stesso livello di condizione, ora sta a me fare meno errori possibili. Il direttore ha fatto un lavoro incredibile, si è dedicato 24 ore su 24 al ripescaggio e al mercato. Ci confrontavamo e abbiamo scelto insieme i calciatori, poi quando il presidente ci dava il benestare chiudevamo l’operazione. Ora dobbiamo trasformare il gruppo in una squadra ed è un po’ più complicato.

Attaccanti? I sei attaccanti hanno caratteristiche diverse, poi io devo decidere in base a chi sta meglio e in base alla partita. Rosa? In questo momento va bene così, se dovesse esserci qualche occasione ci faremo trovare pronti. Girone? Le squadre che sono state costruite per vincere alla lunga verranno fuori. Benevento, Avellino e Catania hanno cambiato tanto e hanno bisogno di tempo. La Turris ha il vantaggio che Caneo conosce la piazza e una parte del gruppo. Il Latina, il Picerno giocano da diversi anni con lo stesso allenatore. Non esistono squadre cuscinetto. Tour de force? Bisognerà saper gestire le forze fisiche e mentali. Benevento? Rispetto alla partita contro la Turris, già con il Francavilla ho visto una squadra convinta e con un’idea ben precisa. Non sono ancora al completo e quando rientreranno i calciatori assenti diventeranno la squadra da battere”.