cangelosi casertana

Pari e patta tra Casertana e Audace Cerignola allo stadio Pinto. Mister Vincenzo Cangelosi commenta così la prestazione della squadra in conferenza stampa: “In questo momento non stiamo bene fisicamente, la dimostrazione è il fatto che siamo contati. Stasera se ne sono aggiunti altri due, più due ieri e altri due già fuori. Diventa difficile. Giocando tre volte in una settimana, diventa pesante. Sicuramente non abbiamo fatto bene stasera, ma la voglia non è mancata. Siamo andati in vantaggio, poi purtroppo abbiamo preso gol sull’ennesima parla ferma. Questo è il rammarico più grosso perché negli ultimi dieci minuti, quando Montalto non ce la faceva più e ha chiesto il cambio, ho pensato di mettere un difensore in più perché mi aspettavo che loro potessero avere qualche situazione da fermo nel finale. Ho pensato che un difensore in più potesse darci una mano in più, non è servito a nulla purtroppo. Dobbiamo stringere i denti, la situazione è questa e dobbiamo fare di tutto per invertire il trend. In questo momento è difficile perché, con le partite ravvicinate, riuscire a rimettere in piedi fisicamente un gruppo che tira la carretta dall’inizio non è semplicissimo. Non c’è la possibilità di poter determinare valori e poi bisogna accelerare il rientro di alcuni calciatori, come stasera per Deli che si è fatto male. Non ho portato Anastasio in panchina perché aveva un problema simile a quello di Deli, che si porta dietro già da un paio di partite. Avrebbe giocato a prescindere Nicoletti che poi si è fatto male. In questo momento va così”.

Sulle mancate conclusioni in porta: “Dobbiamo adattare tante situazioni. In questo momento si fa fatica perché magari non arriviamo con i tempi giusti, perché ci allunghiamo quando iniziamo a stancarci. I ragazzi cercano di fare quello che riescono anche in base a ciò che possono dare ora fisicamente. Turchetta? È un discorso principalmente tecnico. Abbiamo iniziato con Curcio, poi mi servivano più calciatori di corsa. Tavernelli si trova meglio a sinistra. In questo momento lo spazio per Turchetta è ristretto. Dimissioni? È una parola che non fa parte del mio vocabolario. Sono qui a disposizione della società. Se ritengono che il problema sia io, è un conto. Ma io non mollo e non me ne vado. Chi ha chiesto le mie dimissioni dagli spalti, si dimentica dove eravamo l’anno scorso e dove siamo adesso. Siamo sesti. Se poi pensano che arrivi Mourinho, per me non c’è problema. Scelte? Sapevo che Montalto poteva avere una durata più lunga rispetto a Castellammare. I cambi sarebbero nati in base al risultato. Due scelte sono state dettate da infortuni, alla fine la decisione era sulla sostituzione di Montalto: mettere un’altra punta o inserire un difensore, considerati gli ingressi di Vuthaj e Malcore. Non abbiamo creato tanto, ma loro hanno preso una sola volta la porta. In questo momento con un tiro subiamo gol, è stato altresì fortuito. Approccio? Non è stato molle. Abbiamo provato a leggerli all’inizio, poi abbiamo cominciato a pressarli un po’ più alti. Nel primo tempo abbiamo avuto qualche problema in più nella fase di sviluppo. Nella ripresa ci siamo aggiustati e siamo riusciti anche a prendere più campo fino al gol, poi nel finale è arrivata la stanchezza e abbiamo perso un po’ di lucidità pure su alcune ripartenze. Calcio di punizione? Potevamo evitarlo, il fallo si poteva fare molto prima. Calendario? È questo. Ci possiamo solo preparare al meglio. Rientrerà Celiento, speriamo di recuperare Anastasio. Poi per gli altri vedremo. Toscano e Proietti? Tutti abbiamo fretta di rivederli, capisco questo discorso. Ho sentito anche cose sbagliate nei confronti del mio staff medico. Ci sono dei tempi fisiologici. Non possiamo rischiarli in vista dei playoff. I tempi di recupero non dovrebbero essere lunghissimi”.