Massimo Rastelli
, allenatore dell’Avellino, in conferenza stampa ha presentato la partita di domani contro il Latina: “Finalmente si inizia, non vedevamo l’ora che arrivasse questo giorno. Siamo carichi e vogliosi di cominciare con il piede giusto. Tanti derby? I derby sono sempre match particolari, difficili come tutte le altre partite. Saranno tutte battaglie, ogni gara sarà un banco di prova per cercare di dimostrare che il lavoro svolto nell’ultimo mese e mezzo sia un buon viatico per quelli che sono i nostri obiettivi. Che Latina mi aspetto? Le prime gare sono sempre delle incognite perché la condizione non è ottimale, devi essere bravo a inserire i calciatori con i tempi giusti, cercando di amalgamare la condizione fisica. Abbiamo avuto la possibilità di iniziare il ritiro con un gruppo ben formato e piano piano si sono aggiunti tutti gli altri. Cercheremo di integrarli nel gruppo concedendogli minutaggio a partita in corso, tra tre settimane ci sarà un turno infrasettimanale e lì sarà importante avere tutti alla stessa condizione. Latina? È una squadra tosta, aggressiva con buone individualità. Per mia mentalità, non sottovaluto nessuno perché tutti possono metterci in difficoltà se non scendiamo in campo con l’atteggiamento giusto. Mercato? Abbiamo fatto delle valutazioni, c’è ancora qualche ora per decidere e poi saprete chi è in lista e chi no. Sono soddisfatto del mercato, faccio i complimenti ai direttori e alla società per il lavoro svolto. È cresciuta l’autostima? Va alimentata con risultati e prestazioni. Sappiamo di avere una squadra competitiva in un girone di ferro. Dobbiamo essere bravi a creare un gruppo forte. Rizzo e Ricciardi? Sono valutazioni che si fanno. Confrontandoci con i direttori abbiamo fatto queste valutazioni e abbiamo deciso di puntare su Manuel, sia per età che per prospettive di crescita. Patierno? Sta bene.
Quali sono le concorrenti? Sulla carta Benevento, Crotone e Catania, che ha fatto un ottimo mercato, hanno qualcosa in più delle altre. Perinetti? Il nostro rapporto è ottimo. Mi ha permesso di continuare ad allenare l’Avellino, ci siamo subito intesi, insieme agli altri dirigenti abbiamo dettato le linee guida del mercato. So di avere un direttore generale di carisma, di esperienza, molto apprezzato nel panorama calcistico. Lo stesso vale per Condò. Il confronto aiuta a migliorare, loro sono sempre presente al campo e questo per un allenatore è importante.
Avellino favorito per gli altri? Prendo sempre spunto da cosa ha detto Perinetti il primo giorno: siamo l’Avellino, sappiamo cosa bisogna fare e abbiamo l’ambizione di disputare un certo tipo di campionato. Diamo agli altri la palma di favorite: Benevento e Crotone vengono dalla B e due anni fa erano in Serie A, inevitabilmente le metto davanti. Noi dobbiamo fare il nostro campionato, gestendo le pressioni che questa piazza dà, senza farci condizionare da quello che succede fuori e con la consapevolezza che continuità ed equilibrio dovranno accompagnarci sempre nel corso della stagione. Gori? È giovane, ha un’ottima fisicità, tra virgolette è l’alter ego di Marconi ma con più velocità. Sa muoversi su tutto il fronte di attacco. Va a completare il reparto. Armellino? Si è presentata la possibilità e sono stati bravi i direttori a chiudere la trattativa velocemente. Per caratteristiche può fare un po’ tutto, però ora lo vedo da interno di centrocampo. Ha esperienza, bravura tattica, lo spazio lo va cercare lui, ci dà tante soluzioni”.