Angelo Antonio D’Agostino
, presidente dell’Avellino, ha parlato a PrimaTivvù nel corso della trasmissione ‘Contatto Sport’: “È un bel momento, ma rimaniamo con i piedi per terra perché il campionato è lungo. Speriamo di continuare così in modo da fare meno fatica. Vittoria con il Catania? È storica, scriviamo un pezzo di storia anche noi dopo questi tre anni non troppo belli. Questa stagione è iniziata in un altro modo, la giornata di ieri è stata emozionante. Sono soddisfatto anche per il tipo di gioco, siamo scesi in campo con il piglio giusto in uno stadio gremito. Faccio i complimenti ai ragazzi, al mister e al direttore. Tenevo molto a questa partita, sapevo fosse una sfida importante. Impatto di Pazienza? È una persona che si assume le responsabilità e anche nelle interviste dimostra di essere molto umile: dà i meriti dei risultati anche agli altri colleghi ed è una cosa bellissima, difficile da trovare nel calcio. Si è approcciato con la piazza di Avellino in maniera giusta. Con lui ho uno splendido rapporto e possiamo andare veramente lontani. Si è calato in questa realtà non facile, ritengo che sia la persona giusta proprio per questo, perché non perde mai la calma e dà a ognuno la propria importanza. Con i calciatori ha instaurato un rapporto eccezionale. Abbiamo allestito un organico complicato e forte: abbiamo una squadra che gioca e una squadra che è ferma, quindi non è facile gestire tutti questi generali. Va dato merito al mister, ha un modo di fare che a me piace molto.
Giovani? È un punto che abbiamo fissato all’inizio. Volevamo costruire una squadra forte, con giovani validi perché chi vuole costruire anche per il prosieguo deve lavorare su ragazzi che hanno avanti una carriera calcistica. Era una cosa che volevo fare anche l’anno scorso. Armellino? Dissi che in questo organico poteva fare la differenza. Ho spinto forse anche la trattativa più del dovuto, ma l’ho fatto perché lo ritenevo giusto e alla fine ci sta dando grandi soddisfazioni. Al di là di Armellino, tutti i ragazzi sono bravi. L’abilità del mister è far giocare tutti anche in ruoli diversi. Contratto Pazienza? Ha due anni, a lui ho già detto che dobbiamo andare in Serie A. Scelta di Perinetti? Già prima di Salvini avevo pensato a Perinetti. È una persona di grande esperienza e competenza, avevamo bisogno di lui per disputare il campionato che volevamo. Equilibrio? È bello godersi il momento, ma è giusto rimanere con i piedi per terra. Il campionato è lungo, la Serie C è complicata, è più semplice salire dalla B alla A. Virtus Francavilla? Tutte le partite sono difficili e vanno affrontate tutte alla stessa maniera”.