d'agostino casertana

Il presidente della Casertana, Giuseppe D’Agostino, è intervenuto nel corso della conferenza stampa di presentazione del direttore sportivo Trevisan e del tecnico Iori. Queste le sue parole:

“Le scelte sono state fatte senza nessun dubbio. Non ho contattato nessuno, non ho parlato con nessuno. Sono stato molto diretto. Avevo voglia di cambiare, di avere facce nuove e ho preso questa decisione. Tutto quello che si è detto e che si dice, sono tutte bugie. Nessuno mi ha rifiutato perché la Casertana non si rifiuta. Ho oltre 200 chiamate da tutta Italia, ripeto non ho parlato con nessuno. Avevo già fatto le mie scelte. Sono sicuro di non sbagliarmi, ma ci vorrà pazienza perché bisognerà ricostruire.

Ci tengo a precisare che quello che è successo quest’anno è stato bellissimo, venivamo da un ripescaggio che conosciamo tutti. Abbiamo cercato di costruire una squadra fuori dalle righe, con giocatori esperti e di categoria superiore. Lo abbiamo fatto perché sapevamo di poter andare incontro a delle brutte sorpresa, partendo con un mese di ritardo. Abbiamo cercato di non rischiare. Il nostro obiettivo era la salvezza, poi siamo arrivati quarti facendo cose straordinarie. Siamo arrivati a giocarci un campionato, è sicuramente una cosa bella: tutti vogliamo vincere, ma non è semplice”.

Il numero uno continua

“Come Casertana, oggi non siamo nelle condizioni di poterci giocare un campionato. Poi succede il miracolo e va bene, ma non siamo nelle condizioni per poter lottare per il vertice. Vuoi perché non siamo pronti come società, vuoi per il progetto stadio che stiamo affrontando e vuoi per la struttura che oggi abbiamo. In caso di vittoria, dove andremo a giocare? Programmare il successo di un campionato adesso, vuol dire investire una somma importante e non è detto che si vince ma si va, al 100%, a giocare fuori regione. Ci sono pochi stadi agibili in Campania e nessuno lo darebbe alla Casertana. Noi abbiamo questo progetto in essere, a breve partirà e sono certo, altrimenti sarò il primo ad alzare le mani e ad andare via. Stiamo costruendo uno stadio, non è una cosa semplice. Ci vuole pazienza, ormai ci siamo, abbiamo quasi chiuso il cerchio. L’obiettivo è quello e lo centreremo.

Quest’anno c’è stato meritatamente il miracolo Juve Stabia. Potrebbe succedere a chiunque di avere un’annata strepitosa, ma dobbiamo sapere che poi andremo a giocare fuori. Non ci possiamo tirare indietro, ma dobbiamo conoscere questa cosa e penso che potrebbe essere il peggiore campionato della nostra storia perché andiamo fuori, retrocediamo e torniamo in C. Voglia di cambiare direttore sportivo e allenatore? Il risultato ci ha penalizzato un po’ in positivo, ma non era una situazione che potevamo portare avanti e lo sapevo, sia per una questione economica sia per un progetto futuro. Fare un programma di due o tre anni su quella squadre, credo che non ci fossero le condizioni e il tempo per farlo. Abbiamo avuto giocatori di grandissimo valore, ma andranno a giocarsi subito il campionato e non in una squadra con una programmazione di medio-lungo termine”.

Sulle scelte tecniche e sul futuro

“Ringrazio Degli Esposti e Cangelosi, abbiamo fatto qualcosa di straordinario. È un capitolo chiuso, ora ripartiamo. La scelta è stata fatta in base a quello che dovremo andare a fare. Difficilmente faccio due anni di contratto, questa volta l’ho fatto. Spero di allungare ancora il rapporto con Trevisan e Iori, è la dimostrazione che vogliamo costruire qualcosa di importante per farci trovare pronti e per ambire a categorie superiori nel momento giusto. Siamo una società che non ha dietro proprietà estere o fondi, chi viene a Caserta sa quello che viene a fare, ma non c’è mai stato nessuno disposto a comprare le quote. Ritiro? Abbiamo due o tre soluzioni, valuteremo la più opportuna.

Stadio? A inizio settembre si dovrebbe partire con i lavori. So che c’è frenesia, ma dovete stare tranquilli: si farà. Ci sono tante persone che lavorano tutti i giorni per questa cosa. Scelta di Trevisan? Volevo ripartire da qualcosa di nuovo. Abbiamo fatto una chiacchierata: è ambizioso e giovane. Potrà sbagliare, ma sono un tipo paziente verso le persone volenterose e che lavorano. Gli starò vicino e gli darò una mano. Settore giovanile? Ci stiamo già lavorando, faremo una squadra importante per salire di categoria”.

* IN AGGIORNAMENTO