Pasquale Logiudice
, direttore sportivo della Cavese, è stato ospite di ‘A Tutta C’ approfondimento in onda su Radio TMW: “Stiamo iniziando a parlare della progettualità. Il campionato di C è diverso rispetto ai dilettanti. Bisogna strutturarsi, non solo dal punto di vista tecnico. Spinta dei tifosi in trasferta? Sicuramente è stata una grande spinta, anche perché nel girone laziale non c’erano grandissime piazze a livello di tifoseria. Già spostare tantissime persone è stato incredibile. La tifoseria è importante, va rispettata, bisogna porre le basi quantomeno per una salvezza tranquilla.
Troest? A volte, per queste operazioni, occorre anche fortuna. Lui viveva già a Salerno e, per una serie di motivi, era stato un anno fermo. Gli ho fatto la proposta di partecipare al ritiro con un’offerta economica già definita, al primo allenamento l’ho fatto salire in sede a firmare il contratto. Di Piazza? I familiari di Di Piazza vivono a Cava, è stato facile convincerlo e ha spostato immediatamente il progetto. Foggia e Felleca avevano già vinto il campionato. Abbiamo lanciato anche degli under importanti come per esempio Boffelli, che giocava nella Primavera del Napoli, e Megna del Catanzaro. Gli Under determinano molto in questa categoria”.