nocerina nappi

La Nocerina torna al San Francesco. Archiviato il pareggio sul campo dell’Anzio, la squadra rossonera attende il San Marzano. Queste le parole di Marco Nappi in conferenza stampa: “I ragazzi si sono messi a disposizione del mister e della società. Ho un gruppo fantastico, che riesce a capire quando è il momento di dare una mano, in campo e fuori. Sono tutti a disposizione: quelli che giocano, quelli che vanno fuori e addirittura chi va in tribuna. Ci seguono già da tante domeniche. Si sta bene insieme, il merito è dei ragazzi. Poi c’è tutto il contorno, dallo staff ai magazzinieri, oltre alla società che non ci sta facendo mancare nulla. Il merito di questo cammino che stiamo facendo, che mi auguro possa essere ancora più bello da qui alla fine, è della Nocerina e dei tifosi che ci sono stati vicino. Hanno capito nei momenti belli e brutti, sono sicuro che ci sosterranno fino alla fine”.

Sulla lotta playoff, Nappi dice: “La volontà sarà determinante. Non c’è una squadra più forte tra Nocerina, Romana, Cassino e Ischia. Ci metto anche la Cynthialbalonga, la Costa Orientale Sarda e l’Ostiamare. Ogni partita sarà importante. Noi abbiamo fatto vittorie notevoli, poi abbiamo pareggiato le gare contro squadre che sono nella zona bassa della classifica. Nel calcio bisogna tirare fuori le qualità per vincere qualsiasi partita, non ci sono impegni scontati”.

Il mister rossonero continua: “Nelle ultime abbiamo steccato sul piano del risultato. Contro la Boreale abbiamo fatto un primo tempo così, può succedere. Poi abbiamo costruito azioni da gol, non concretizzate per sfortuna o imprecisione. Contro l’Anzio è accaduta la stessa così: non siamo partiti bene, però c’è stata la reazione. Alla fine abbiamo creato anche le occasioni per portare a casa il risultato pieno. Non ci siamo riusciti, ma abbiamo mosso la nostra classifica e siamo ancora lì. La nostra mentalità di affrontare le partite deve essere uguale. San Marzano? È una squadra in salute, ma lo siamo anche noi, soprattutto mentalmente perché vogliamo arrivare all’obiettivo. In campo ci andrà la formazione che mi darà il 100%. Domani conterà l’atteggiamento, poi il risultato sarà una conseguenza. Sarà una partita difficile, ma se affronteremo il San Marzano in modo giusto e con il lavoro che stiamo facendo, sicuramente faremo una grande prestazione. Sono fiducioso. Mariano? È rientrato mercoledì, è guarito ed è a disposizione. Liurni è rientrato soltanto ieri, dovrò decidere. Non faccio mai calcoli sul calendario, penso ad una partita alla volta. Siamo a sette giornate dalla fine, ci sono giocatori che hanno giocato tantissimo e alcune volte bisogna gestirli. Gli altri stanno tutti bene e sono disponibili”.

Sul rush finale: “Ci sono sette partite, dobbiamo affrontare anche le squadre in lotta per la salvezza. Sono scontri che vanno affrontati con la voglia e con l’entusiasmo, abbiamo il nostro obiettivo e dobbiamo cercare di raggiungerlo. È cambiato l’atteggiamento, lo abbiamo capito tutti, partendo da noi, cominciando da voi e arrivando a chi veramente ama questa maglia, i tifosi che ci sostengono sempre. Lo abbiamo visto nella gara contro la Cavese e lo ripeto, li abbiamo surclassati in tutto: tecnicamente, con la grinta e con la voglia. Questo deve essere il nostro spirito, andiamo avanti sulla nostra strada perché le vittorie si costruiscono. Abbiamo sette partite importantissime, andremo ad affrontarle con i calciatori con più energie. Carotenuto? Sta facendo un campionato strepitoso nel suo ruolo. Contro la Cavese, che ha giocatori forti e importanti fisicamente a centrocampo, avevo bisogno di gente da battaglia, ho scelto così e mi ha dato ragione. Audacia e coraggio vengono premiati”.

Poi sulle ultime prestazioni: “Contro la Boreale l’atteggiamento è stato giusto, sono mancate delle situazioni che ci potevano permettere di metterli in difficoltà. Con l’Anzio ci sono stati quei pochi minuti in cui siamo apparsi spenti, ma bisogna tornare anche alla gara precedente. C’è stata una partita, quella contro la Cavese, devastante sul piano mentale. È stata una partita in cui abbiamo sprecato tantissime energie, fisiche e mentali. Abbiamo pareggiato una gara che era vinta, meritatamente vinta. Se l’arbitro convalida il gol, vinciamo. Lo posso garantire per la prestazione fatta dalla Nocerina. Contro l’Anzio è venuta meno la concentrazione, ma l’abbiamo subito ritrovata dopo il gol subito e abbiamo reagito, rischiando di andare in vantaggio. Nel secondo tempo c’è stato di nuovo quel piccolo calo. Sono aspetti mentali, ne abbiamo parlato con i ragazzi. La squadra è viva, ho un gruppo importante. Abbiamo calciatori che possono risolvere le partite e due portieri che considero i più forti del girone, dobbiamo lavorare ed è fondamentale la compattezza dell’ambiente. I tifosi sono maturati”.

Sugli episodi arbitrali: “Contro la Cavese abbiamo capito che squadra siamo. Non siamo inferiori a nessuno. Arbitri? Sarà così tutta la vita, non voglio credere alla malafede. Dico soltanto una cosa: questi errori possono portare ad un fallimento di una società, all’esonero di un allenatore o ad altre cose gravi. Se una squadra retrocede per un gol regolare che un arbitro non è riuscito a vedere e 5mila spettatori sì, è un danno per tutti. Non si può fare più niente, la partita è finita e abbiamo pareggiato. La Cavese ha festeggiato come se avesse vinto il campionato, noi eravamo demoralizzati e questo fa parte del calcio”.