braglia avellino

Ritorno sul manto erboso e ko duro da digerire per l’Avellino di mister Piero Braglia, caduto nello scontro casalingo con il Catania. Il tecnico biancoverde, ai microfoni di Prima Tivvù, ha commentato la prestazione della formazione irpina: “Non si poteva chiedere di più, abbiamo giocato con un centrocampista solo. Silvestri ha recuperato all’ultimo, ma non possiamo regalare Aloi, D’Angelo ed Errico. Il Catania è una squadra quadrata. Abbiamo subito gol su autorete, non abbiamo certo fatto bene giocando poco palla a terra. Però quando recuperi i ragazzi all’ultimo dopo tanti giorni fermi posso solo ringraziarli. Mi spiace perché stiamo pagando cose non nostre. Col Catanzaro ne mancavano 8, oggi quasi altrettanti”.

Ancora sulla prova corale: “Salvo l’impegno perché non abbiamo giocato come prima di questo casino. Si è vista solo la volontà ma abbiamo messo Fella a fare la mezzala, Santaniello a fare il trequartista, Ciancio nel ruolo di mediano dopo l’ingresso di Rizzo. Loro erano tranquilli, ordinati, cambi precisi. Non potevamo fare. Maniero? Non si discute, in gamba come gli altri, ma il problema oggi non era davanti. Nikolic? È un 2001, ci ha messo impegno, paga la stazza contro avversari grossi come Pecorini ma almeno le cose che sa fare le fa bene”.

Sul Covid: “Siamo ormai al 41esimo tampone, ho sempre terrore. Mi sembra un film. Cominciano a dare fastidio anche a livello nervoso, a livello di concentrazione. In questa maniera è difficile concentrarsi”.