Tutto e subito? No. Ancora una sconfitta e una reazione di classifica che viene posticipata. La nuova Cavese targata Vincenzo Maiuri deve rimandare l’appuntamento con la vittoria e la risalita della graduatoria. L’idea di squadra propositiva richiesta dal tecnico si è materializzata. Ma al Ceravolo di Catanzaro è prevalsa la qualità dei padroni di casa e, di conseguenza, si sono manifestati i limiti blufoncé. Non è certo l’impegno giallorosso a dover portare punti alla causa. Il confronto tra due squadre estremamente distanti sul piano tecnico ha pesato sull’economia della partita e sul punteggio maturato al termine dei novanta minuti.
Eppure, qualcosa può essere recuperato dalla sconfitta su suolo calabrese. La volontà di emergere, di non restare compassati e inermi alle giocate degli uomini di Calabro. Gli Aquilotti hanno risposto colpo su colpo, sfiorando il gol in un paio di circostanze e mettendo in mostra caratteristiche interessanti sulle quali lavorare. A venire alla ribalta, dopo l’esclusione sotto la gestione di Giacomo Modica, è stato Domenico Germinale. Il centravanti, in pieno recupero, ha alleggerito il passivo accorciando la differenza di reti tra le formazioni.
È soltanto un gol da penalty, diranno alcuni. Il nativo di Treviso, al contrario di quanto si possa dire tra tifosi e addetti ai lavori, con il rigore calciato ha dato dimostrazione di grande personalità e fermezza. Perché in silenzio e con il lavoro individuale personalizzato ha accettato l’estromissione dal gruppo-squadra ed è stato sempre accanto ai compagni nei momenti di grave difficoltà. Un leader taciturno che si è caricato di una responsabilità importante e ha consentito alla Cavese di uscire almeno con una marcatura dal Ceravolo.
Nel calendario di fuoco che si prospetta per i biancoblù, Germinale potrebbe rappresentare un elemento prezioso in fase avanzata e nell’atteggiamento in campo dell’organico. Perché quello che può sembrare una banale trasformazione dagli undici metri potrebbe rivelarsi un punto su cui aggrapparsi per il volo degli Aquilotti.
Fonte foto: Eleven Sports