Guido Pagliuca
, allenatore della Juve Stabia, è intervenuto in conferenza stampa al termine del match vinto 1-0 contro il Catania: “Sono contento per i ragazzi perché se lo meritano. Come al solito rimarco la grandezza di questo gruppo, i valori morali e le qualità umane che hanno. Oggi il Catania ha spinto negli ultimi 20 minuti e anche nella parte finale del primo tempo, noi ci siamo messi lì, ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo difeso. Potevamo ripartire meglio, però abbiamo fatto i primi 40 minuti di uno spessore di gioco alto. Quando loro hanno cambiato modo di giocare ci hanno dato energia perché siamo andati un pochino più sui riferimenti uomo su uomo, ci hanno fatto rialzare e avere quelle due occasioni importanti nel secondo tempo che dovevamo sfruttare. Il Catania secondo me è la squadra più forte insieme al Benevento e all’Avellino e sono sicuro che lotterà per il campionato fino alla fine. Vittoria di tutti? Sono d’accordo e faccio i complimenti a tutto il gruppo.
Sono dispiaciuto perché volevo far giocare Guarracino, poi ho optato per un altro giocatore. Guarracino è un ragazzo che che merita più spazio, come tanti altri e sono convinto che lo avrà. Bentivegna? Ha avuto un infortunio muscolare in una una situazione diversa dall’ultima. Il ragazzo non è in questo momento fortunato. Sono infortunati anche Mignanelli e Gerbo, dobbiamo capire come mai e dobbiamo fare attenzione.
La partita l’avevamo preparata a togliere i cambi campo e un giocatore in una zona di campo che loro portavano e ci poteva dar fastidio in fase di non possesso. In fase di possesso l’avevamo preparata su determinati giocatori in alcune zone di campo. La fase di non possesso penso che l’abbiamo fatta bene per i primi 40 minuti, poi è calata un po’ la corsa dei tre davanti e il Catania ha trovato un pochino più di cambi campo. Anche quando siamo rientrati non eravamo sul morso come siamo stati per i primi 40 minuti, poi loro hanno cambiato modulo, siamo stati disorientati per 7-8 minuti fino a quando non abbiamo preso energia nell’andare sui riferimenti. Piscopo? È in crescita come tutta la squadra. Dobbiamo continuare a lavorare con umiltà, guai a pensare diversamente. L’umiltà deve andare di pari passo con la consapevolezza dei nostri mezzi”.